Se qualcuno ha avuto la bontà di leggere i post precedenti - i famosi 25 lettori del Manzoni, o anche qualcuno di meno, non sia mai - ricorderà forse che si era esclusa la possibilità di acquistare delle carrozze. Costose, innanzitutto, e poi, per farne cosa? Il video ahimè è lì a smentire senza possibilità di redenzione questi sani e austeri intenti. La composizione lascia alquanto a desiderare, dal punto di vista strettamente ferroviario, fatto sta che si possono vedere chiaramente: tre carrozze UIC-X grigio ardesia della Hornby-Rivarossi con filetto rosso (ovvero con carrelli adatti alla velocità massima di 180 km/h), una carrozza ristorante ex CIWL anch'essa della Hornby-Rivarossi, un bagagliaio Tipo 1957 e una carrozza di seconda classe sempre Tipo 1957 con luci di coda e illuminazione interna, entrambe della A.C.M.E.
Dice: ma se non hai intenzione di costruire un plastico - e non ce l'hai, vero? - cosa te ne fai di queste carrozze? Già, cosa me ne faccio? Il fatto è che sono belle. E a me piacciono i treni, da sempre, me ne accorgo ogni volta che accosto una linea ferroviaria, entro in una stazione, sento il rumore di un treno che passa e istintivamente lo cerco con gli occhi, la mente, il cuore.
Maledizione. E Maledetti Luschi che hanno dissepolto questa passione. Ripercorro la cronologia acquisti di Ebay, marzo 2013:
5/3 - set 3 carrozze UIC-X grigio ardesia (quelle di cui sopra).
8/3 - Roco Personenwagen 1./2. Kl. Centoporte FS (già, la fregatura è che si può comprare facilmente anche all'estero a prezzi migliori).

12/3 - Roco 45614+Roco 44842.2 Carrozze Letti TEN.
14/3 - E perché non un terzetto di Gran Confort sempre della Roco nella bellissima livrea bandiera originale, sebbene già con il logo a losanga?
E le Tipo 1937 non vorremo mica dimenticarle?
Naturalmente tutto ambientato in Epoca IV, ossia negli anni a cavallo tra i 70 e i primissimi anni 80, quelli in cui da ragazzo i miei ricordi ferroviari sono più vividi e appassionati. Nel frattempo, Simone Luschi ha la bella pensata di regalarmi (avete letto bene: regalarmi) un set Rivarossi di quattro carrozze Corbellini a due assi "perché dalle nostre parti non si usavano". Eccole qua sotto. E poi dite male dei maremmani sub-amiatini.
Però, un solo locomotore... lo stramaledetto Simone Luschi mi fa scoprire una cosa fino ad allora a me ignota: con il digitale esistono anche i decoder sonori. Guarda caso, uno spacciatore di modellismo ferroviario livornese ha in offerta proprio in quei giorni una E428 Hornby-Rivarossi con Loksound. Già, ma per farla marciare ci vuole per l'appunto l'attrezzatura digitale. Ma io non volevo spendere tutti questi soldi! Volevo solo una E646 da mettere in soggiorno, cazzo!
Massì, ma tanto è tutta roba facilmente rivendibile. Prendi un MultiMaus della Roco, ci giochi un po', e quando ti stufi piazzi tutto su Ebay. Giusto. Detto, fatto.
E la E428? Già, il secondo locomotore è pronto per entrare in casa. Quando arriva sono eccitato come un bimbo soprattutto per via della parte sonora. A questo link E428.102 il filmato realizzato all'epoca, con l'immancabile Cleopatra a fare da sfondo. Purtroppo i suoni in movimento sono spezzettati per via dei cattivi contatti dei vecchi, scadenti e ossidati binari Lima ma, insomma, rende l'idea.
Eccomi qui, dunque, con un paio di locomotori, una quindicina di carrozze, un ovale di vecchi binari per terra in soggiorno. E dunque? E dunque, è bello vedere il treno girare mentre Cleopatra cerca di tirare zampate alle carrozze...

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